Per imparare a parlarci con più "gentilezza"
A studio ho appeso delle nuove grafiche e ieri pomeriggio, dopo l’ultima seduta, mi sono messa a leggerle una ad una per bene.
Questa mi ha particolarmente “attivata” perché proprio in questi giorni con alcuni pazienti abbiamo parlato di autostima e di “quanto ci si sente importanti”.
Una bassa autostima si trasforma nel peggior giudice di noi stessi, ci fa pensare e dire cose su di noi “crudeli”. Quando sperimentiamo relazioni in cui gli altri spesso criticano o non-validano nostre caratteristiche o aspetti personali, impariamo ad ascoltare molto di più il mondo esterno che noi stessi. Una volta che riconosciamo l’effetto distruttivo del parlarci crudelmente, diventa un atto di coraggio quello di iniziare ad essere più gentili con noi stessi. Poi arriveremo anche a pensare che siamo importanti.
L’autostima è il giudizio personale che si esprime negli atteggiamenti che l’individuo ha verso se stesso e lo stile genitoriale che abbiamo avuto nell'infanzia è considerato il più importante determinante dell’autostima. Le dimensioni centrali della genitorialità necessarie per promuovere l'autostima del bambino sono l'accettazione, la fissazione di limiti comportamentali, la possibilità dell'espressione individuale e il rispetto della personalità e del punto di vista unici del bambino.
Le nostre esperienze di crescita e le relazioni con persone per noi significative (genitori, amici, insegnati, colleghi, ecc...) esercitano una forte influenza sulla nostra autostima e continuano a influenzare aspetti cruciali della nostra vita. Molte convinzioni che abbiamo su noi stessi oggi riflettono i messaggi che abbiamo ricevuto da quelle persone con le quali abbiamo avuto delle relazioni (positive o meno).
Che tipo di cose "poco gentili" ci fa dire di noi una bassa autostima?
Ti dà la colpa quando qualcosa va male, ti ricorda fallimenti che hai avuto (ma mai/poco dei successi), esagera con le tue "debolezze" (sensazione di inutilità, non riuscirò mai a fare questa cosa), indecisione per paura di commettere errori, paura nell'affrontare nuove sfide di vita.
Come interviene/ ci aiuta il Supporto Psicologico?
La Consulenza Psicologica fornisce il supporto nei momenti di sfide e incertezze. Permette alla persona di esprimere, forse per la prima volta, i propri pensieri, sentimenti ed emozioni e di sviluppare le risorse e le competenze per facilitare una nuova strada da percorrere. Ciò consente alla persona di sentirsi accettata e supportata mentre esprime i propri sentimenti ed emozioni e ha l'opportunità di parlare di tutto ciò che la preoccupa. Ma soprattutto, si impara, piano piano, anche a parlarci con più "gentilezza".
“Non c’è niente di più importante per la vera crescita che realizzare che non sei la voce della tua mente: sei tu quello che la ascolta”. Michael Singer, L'anima libera.
Dott.ssa Ilaria Sinibaldi
Psicologa Clinica
Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio n° 28161
Ricevo in presenza a Roma, Online in Italia
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